L’economia nel 1700
1700
- 1703: Trattato di Methuen: controllo inglese del Brasile a scapito del Portogallo
- 1786: Trattato di Eden tra G.B. e Francia, breccia nel protezionismo francese
- 1789: Rivoluzione francese
- 1792: telegrafo ottico (Chappe)
- 1799: colpo di Stato di Napoleone:
– progetto di sistema europeo (Blocco Continentale)
– abolizione del feudalesimo (retaggio positivo)
– assolutismo burocratico
– staticità dei mercati interni
Tra espansione e sviluppo economico nell’Europa del XVIII secolo
Questo secolo è identificato con l’Illuminismo, la guerra americana di indipendenza, la rivoluzione francese e la crisi delle monarchie europee dell’Ancien Regime.
Rostow considerò la rivoluzione industriale inglese come la base per un modello di sviluppo e per esso il capitalismo industriale era senza termine. Invece secondo i marxisti era un sistema che sarebbe diventato insostenibile.
Rivoluzioni precedenti all’industrializzazione:
1. agricola;
2. demografica;
3. dei trasporti;
4. nel credito.
Lo sviluppo economico europeo
Furono introdotte la statistica, l’amministrazione e l’economia politica, che trovò la sua formulazione nella “Wealth of Nations” di Adam Smith.
La crisi del Vecchio Ordine europeo fu irreversibile.
L’Europa agraria
Esisteva un’agricoltura mista e intensiva praticata nei polders olandesi. In molte aree l’espansione delle colture fu accompagnata dalla recinzione della terra e dall’usurpazione delle “common lands”.
Sia in Spagna sia nell’Italia del Sud la regolamentazione del pascolo di transumanza aveva come modello la Mesta (tassa reale per il passaggio) nata in Spagna.
L’epicentro della rivoluzione agricola del XVIII secolo fu nelle Midlands inglesi
.
La rivoluzione demografica
Le epidemie parvero quasi scomparire. Il prezzo dei cereali continuò a scendere.
La tendenza a sposarsi in età più giovane fu la vera ragione dell’aumento della natalità.
La crescita del commercio
In Gran Bretagna si sviluppò un sistema nella costruzione delle strade pubbliche grazie ai Turnpike Trusts, associazioni fondate dai proprietari terrieri, che riscuotevano successivamente il pedaggio.
Wallerstein ha sostenuto che furono le grandi scoperte a dare vita ad un sistema mondiale commerciale. Le navi olandesi non avevano rivali.
Alla fine del XVII secolo gli inglesi ed i francesi cominciarono a soppiantare gli olandesi nel commercio col Nord-America, anche grazie al protezionismo di Colbert ed agli Atti di Navigazione inglesi. In seguito alle guerre napoleoniche, però, la Francia si trovò in crisi sulla costa occidentale.
Gli inglesi, invece, avevano il problema del deficit nei confronti dei paesi baltici, dai quali ricavavano le forniture di legname, e fu per questo che cominciarono, tra l’altro, ad esportare pesce verso il Baltico ed il Mediterraneo.
Il Belgio
La proto – industrializzazione richiama l’attenzione sull’importanza della ruralizzazione delle industrie manifatturiere.
La Francia ed il Regno Unito
Abraham Darby sviluppò un processo di fusione del ferro sostituendo il carbone coke alla carbonella.
Carlo Poni ha descritto l’azione di Lombe, che aveva fatto un viaggio in Italia per studiare l’industria della seta, come il primo esempio di spionaggio industriale.
Uno dei temi centrali delle rivoluzioni industriali fu la libera impresa. Questa idea era stata avanzata fin dall’analisi classica, sui collegamenti tra capitalismo ed etica protestante, di Max Weber.
La monarchia aveva necessità fiscali. L’Inghilterra aveva imposto al Portogallo il Trattato di Methuen, che gli aveva permesso il completo controllo del commercio col Brasile. Pombal rinegoziò il Trattato sulla reciprocità. Queste si conclusero col Trattato di Eden del 1786 tra la Gran Bretagna e la Francia, che segnò una breccia nelle politiche protezionistiche francesi. Il più famoso esempio fu la fabbrica di porcellana segreta in Sassonia.
La “guerra dei 200 anni” durò fino al 1815 con la battaglia di Waterloo e vide vincitrice la Gran Bretagna, con la sconfitta di Napoleone.
La chiave di questo successo fu la capacità inglese di non indebitarsi, grazie alla Banca d’Inghilterra ed al rinnovamento all’interno del Parlamento.
La Francia entrò nella crisi finanziaria che provocò la rivoluzione del 1789.
L’era napoleonica
L’eliminazione della Francia e della Spagna nel sistema coloniale.
Lo storico francese Bergeron ha descritto il “Blocco Continentale” come un modo particolare di condurre la guerra. In realtà il progetto continentale fu impossibile da realizzare. L’aspetto più positivo del retaggio napoleonico fu l’abolizione del feudalesimo, furono abolite anche le giurisdizioni private.
Anche nella monarchia asburgica la fine del Sacro Romano Impero fu un forte incentivo alle riforme amministrative. Le monarchie dell’Ancien Regime erano rimpiazzate da assolutismo burocratico.
Crollato l’Impero Francese si ritornò al protezionismo precedente fino a quando nel 1830 il boom ferroviario segnò una nuova fase di crescita economica.