Piano esecutivo di gestione PEG
Altra novità è l’introduzione di questo piano.
È obbligatorio per i comuni con popolazione > 15.000 abitanti. Di fatto però anche i più piccoli lo costruiscono proprio perché questo PEG è un documento dall’impronta tipicamente economico – aziendale e che serve a responsabilizzare il personale dell’ente.
Questa è la definizione che ne sa il legislatore “sulla base del bilancio annuale di previsione deliberato dal Consiglio, l’organo esecutivo (cioè la giunta) definisce, prima dell’inizio dell’esercizio, il PEG, determinando gli obiettivi di gestione ed affidando gli stessi, unitamente alle dotazioni necessarie, ai responsabili dei servizi”.
Si capisce innanzitutto che ha durata annuale, che è un documento previsionale, che è comparabile al bilancio amministrativo dello stato perché se ne occupa l’organo esecutivo, e devo leggere gli obiettivi, i responsabili e le dotazioni. Quindi non basta che do degli obiettivi ma devo anche associarli a dei responsabili, quindi è molto simile al budget quindi ha un impronta molto aziendale.
Unica cosa che richiama il modello burocratico formale è la prima riga ma in realtà prima faccio il piano esecutivo di gestione e poi si fa il bilancio annuale di previsione.
Quindi quale funzione ha nell’ambito dell’EELL il PEG? Svolge due funzioni: autorizzazione e limite all’autonomia dirigenziale cioè la parte contabile del PEG vincola il dirigente a cui sono state assegnate delle risorse ad utilizzarle per delle cose che nel PEG è prevista cioè questi 100.000 euro che ti do sono divise, il PEG rappresenta un documento attraverso il quale la giunta vincola i dirigenti nel loro quotidiano operare.
L’altra funzione del PEG è quella di strumento di programmazione e controllo ovvero di strumento guida alla gestione e quindi consente di operare un controllo di gestione in itinere e a consuntivo. Da queste due funzioni derivano le due divisione in cui è suddiviso il PEG.
La prima parte è di tipo contabile cioè un volume non è altro che un dettaglio delle voci del bilancio annuale di previsione, ne rappresenta lo sviluppo. In effetti nel PEG nella parte contabile le risorse e gli interventi si sviluppano in capitoli (ed eventualmente in articoli).
Inoltre i servizi si sviluppano in centri di costo (o più propriamente in centri di spesa). Quindi nel PEG nella parte contabili devi esplodere le voci ed inoltre i servizi li puoi suddividere in più centri di costo.
PEG
Il bilancio annuale è un documento contabile (abbiamo entrate e spese di competenza), mentre il PEG non è solo contabile, nella prima parte è contabile ma nella seconda ha contenuto non contabile.
Altra differenza è riguardo all’organo che lo approva e ai destinatari e anche riguardo a finalità (bilancio ha funzione di autorizzazione e vincolo nei confronti della dirigenza, mentre il PEG ha anche funzione di programmazione e controllo).
Inoltre se ci soffermiamo sulla parte contabile sappiamo che questa è un dettaglio rispetto al bilancio annuale di previsione (si sviluppa ancora in capitoli e articoli). Inoltre i servizi si sviluppano in centri di costo (meglio dire centri di spesa perché il concetto di costo è assente nelle AP).
I servizi sono collegati a centri di responsabilità che spesso non rispetta la vera mappa dei centri di responsabilità quindi il centro di costo consente di collegare la somma stanziata con il centro di costo di appartenenza nella struttura del EELL.
Come creo un collegamento tra le due colonne all’estremo? Io imputo ai vari servizi, poi li sviluppo nei centri di costo e poi aggrego i centri di costo in modo diverso e relativi ai centri di responsabilità. Così ho la struttura per attivare il controllo di gestione. I servizi sono rigidi e previsti dal legislatore mentre questa devo adattarla a quella della singola realtà.
Il PEG presenta anche una parte di tipo non contabile che evidenzia in termini espliciti e diretti il legame tra:
- OBIETTIVI DI GESTIONE (ciò che io come ente voglio conseguire in un anno);
- RISORSE (finanziarie, umane, strumentali);
- RESPONSABILITA’ GESTIONALI (di spesa e/o utilizzo risorse, di risultato).
Queste tre cose sono legate da delle frecce. Io ho obiettivi poi li attribuisco a dei centri e gli do delle risorse. Se costruito in modo corretto questo strumento mi consente di programmare la mia attività ma anche mi dà gli strumenti per monitorarla in itinere e quindi fare il controllo di gestione.
È quindi uno strumento di programmazione e controllo. Il PEG è quindi assimilabile a quello che nelle imprese è il budget operativo.