Teorema fondamentale della finanza
Si basa su alcune ipotesi: la principale è l’assenza di possibilità di arbitraggio (quando esiste un disallineamento poi le domande dei due mercati si spostano e si torna ad un livello di parità).
In linea di massima possiamo sintetizzare che: in finanza esistono possibilità di guadagno che non si basano sull’economia reale, ma solo sulle aspettative (qui c’è il rischio, non confondere gli arbitraggi con lo schema di Ponzi).
In alcuni casi è possibile guadagnare attraverso operazioni prive di rischio (arbitraggio) col trascorrere del tempo “tutti i nodi vengono al pettine” e prevale il teorema fondamentale della finanza (nel lungo periodo sia che ci sia la prima situazione, sia che ci sia la seconda priva o poi spariranno e invece c’è sempre il teorema fondamentale che vale in tutti i mercati).
Introdurremo oggi i mercati finanziari e solo una parte cioè quella che riguarda obbligazioni e titoli di stato e un’altra volta faremo azioni.
Una domanda al Professore: quest’estate si è parlato di patrimoniale, una cosa riguardo al portafoglio del professore e delle tasse. Lo stato ha un enorme quantitativo di partecipazioni nelle società quindi se lo stato dichiara default queste aziende ne risentirebbero.
Inoltre l’Italia si trova in un’area valutaria con altri paesi e in caso di default ci sarebbe anche la possibilità di uscire dall’euro e questo implica che le partecipazioni passerebbero in lire.