La contabilità finanziaria e il bilancio autorizzato
La contabilità finanziaria è un sistema di rilevazione dei valori finanziari espressi dalle entrate e dalle uscite di un’azienda composta pubblica. Tale sistema ha la caratteristica di rilevare detti valori sia nella loro determinazione previsionale che nella loro dinamica, e di conseguenza nella loro consuntivazione.
La contabilità finanziaria, così detta impropriamente in quanto meglio sarebbe chiamarla contabilità autorizzativa, ha comunque la caratteristica di essere un sistema contabile che rileva gli aspetti autorizzativi della gestione e i flussi finanziari analizzati nelle varie componenti. È uno strumento di allocazione predeterminata delle risorse, da parte dell’organo deliberante, che si esplicita attraverso l’approvazione del bilancio preventivo, strumento di autorizzazione all’utilizzo delle risorse mediante il meccanismo degli impegni/accertamenti.
Il bilancio pubblico preventivo, redatto secondo i criteri della contabilità finanziaria, è un bilancio autorizzativo infatti esprime i valori delle entrate e delle uscite che si prevede si verificheranno nel corso dell’anno successivo, valori che sono vincolo giuridico – amministrativo a realizzare quelle entrate e quelle uscite, sia per l’organo politico, che approva il bilancio, che per l’organo amministrativo, che è chiamato a gestirlo.
Per questo motivo il bilancio finanziario preventivo è obbligatorio per legge in quanto è lo strumento attraverso il quale si individuano i valori massimi delle uscite (definiti in funzione delle entrate realisticamente realizzabili) sulla base delle quali programmare l’attività futura dell’azienda composta pubblica. Nell’ambito di questi valori massimi è lasciato all’organo politico libertà di decisione circa le modalità di spesa, libertà di decisione che risulta maggiormente vincolata per l’organo amministrativo per il quale il vincolo non è solo di ordine complessivo (ammontare delle uscite pari all’ammontare delle entrate) ma anche di ordine particolare (limite di spesa per ciascuna funzione, all’interno di questa per ciascun servizio ed inoltre per ciascun intervento).
All’interno dell’ente ogni fatto di gestione che abbia risvolti sul bilancio, che comporti perciò la realizzazione di un’entrata o di un’uscita, deve essere sancito da un atto giuridico amministrativo che attesti la reale disponibilità delle risorse e la compatibilità rispetto ai tetti massimi di spesa.
Si pone perciò particolare enfasi sul preventivo in quanto è lo strumento attraverso il quale ci si dovrebbe assicurare che dalla previsione alla rendicontazione esista equilibrio economico finanziario, il meccanismo autorizzativo dovrebbe favorire infatti che l’ente utilizzi unicamente le risorse disponibili per poter far fronte agli impegni assunti. Con l’applicazione del Decreto legislativo n.77/95 la gestione programmata del bilancio preventivo dovrebbe inoltre garantire il manifestarsi di un avanzo di amministrazione nella parte corrente, che contribuisca a sanare i debiti di finanziamento e a favorire gli investimenti pluriennali.
Il sistema della contabilità finanziaria autorizzativa soddisfa 2 differenti esigenze:
- Collegare tutti i conti pubblici mediante una uniforme classificazione dei bilanci finanziari.
- Controllare la spesa pubblica attraverso il sistema delle autorizzazioni, in quanto le previsioni delle entrate, che si accerteranno, e delle spese, che si impegneranno nel corso dell’esercizio finanziario cui il bilancio si riferisce, costituiscono il limite massimo entro il quale sviluppare la gestione;
- Controllare che la gestione finanziaria sia realizzata secondo quanto programmato: che le spese siano realizzate secondo gli indirizzi prestabiliti; che siano rispettati i livelli massimi d’indebitamento, di prelievo tributario eccetera, valutare cioè da chi e come (nel senso di con quale destinazione) è stato utilizzato il denaro pubblico.
Per quanto concerne l’Ente Locale, il Decreto legislativo numero 77/95, come si vedrà di seguito, ha in parte modificato quest’impostazione generale, infatti pur prevedendo l’obbligatorietà della contabilità finanziaria ha introdotto nuovi modelli di rilevazione e nuovi sistemi quali la contabilità economica.