Il nuovo oro nelle riserve strategiche di Trump
Gli Stati Uniti accumulano criptovalute, ma il mercato reagisce negativamente alla mossa di Donald Trump, il prezzo del Bitcoin precipita.

Il panorama delle criptovalute ha subito un notevole scossone quando Donald Trump ha deciso di includere i Bitcoin nelle riserve strategiche degli Stati Uniti. In seguito all’annuncio, il valore del Bitcoin ha immediatamente registrato un significativo calo del 5,7%. Ma come si sta configurando questa strategia e quali sono le reazioni generali?
La riserva strategica di Bitcoin: un progetto ambizioso

David Sacks, consigliere per l’Intelligenza Artificiale e le criptovalute alla Casa Bianca, ha spiegato i dettagli di questa politica innovativa. La riserva sarà sostenuta da Bitcoin già in possesso del governo federale, monete acquisite tramite procedimenti penali o civili. Quindi, nessun costo aggiuntivo per i contribuenti. Attualmente, gli Stati Uniti detengono circa 200.000 Bitcoin, del valore complessivo di 17,5 miliardi di dollari. L’amministrazione ha dichiarato che non verranno venduti questi Bitcoin per supportare la riserva, un vero e proprio “Fort Knox digitale”. Inoltre, il Ministero del Tesoro e quello del Commercio hanno il mandato di sviluppare strategie per aumentare il numero di Bitcoin senza gravare il bilancio pubblico, come indicato sul sito ufficiale della Casa Bianca. L’ordine esecutivo è stato siglato giovedì 6 marzo da Trump.
L’ordine esecutivo e la “Digital Asset Stockpile”
L’ordine esecutivo istituisce un “stock di riserva di asset digitali statunitensi”, che include beni digitali non solo Bitcoin, gestiti dal Dipartimento del Tesoro. Questi asset sono stati confiscati come parte di vari procedimenti di confisca e non incluiranno ulteriori acquisti. Spetta al segretario del Tesoro decidere le strategie più opportune per la gestione di questi asset, comprendendo anche le vendite potenziali. Ciascuna agenzia governativa deve fornire un resoconto dettagliato dei beni digitali che possiede, garantendo un approccio coordinato alla gestione di queste risorse. Il documento firmato da Trump stabilisce i punti chiave per mantenere sotto controllo la custodia degli asset digitali detenuti dagli Stati Uniti.
Reazioni e critiche del settore delle criptovalute
La decisione di Trump ha suscitato un’ondata di critiche da parte della comunità delle criptovalute. In un recente post su X, Charles Edwards, fondatore di Capriole Investments, ha espresso chiaramente la sua delusione: “Questo è il risultato più insoddisfacente e deludente che potessimo aspettarci per questa settimana”. L’assenza di acquisti attivi è stata percepita come un’occasione mancata, riducendo la portata dell’annuncio a una semplice formalità. Il mercato delle criptovalute si è mostrato scettico nei confronti di questa iniziativa, vedendola più che altro come una manovra politica piuttosto che un reale investimento strategico sulle monete digitali già in possesso del governo.