Glossario di economia- T
Tutti i termini dell’economia e della finanza che iniziano con la lettera T dell’alfabeto.
Taeg
Il taeg (tasso annuo effettivo globale) indica il costo totale del finanziamento, espresso in percentuale annua sul credito concesso. Comprende gli interessi e tutte le altre spese, per cui è particolarmente utile per confrontare il costo complessivo delle offerte dei diversi operatori e decidere quale finanziamento è più adatto alle proprie possibilità economiche. Deve essere sempre indicato nei messaggi pubblicitari, nella documentazione dell’offerta e nel contratto. Si calcola secondo modalità stabilite dalla legge e definite da apposite istruzioni della Banca d’Italia.
Tan
Il tan (tasso annuo nominale) indica il tasso di interesse “puro” del finanziamento, espresso in percentuale annua sul credito concesso. “Puro” significa che non comprende commissioni e spese e quindi non esprime il costo complessivo del finanziamento, al contrario del taeg (v. voce relativa). Un finanziamento con tan pari a zero potrebbe avere un taeg anche molto maggiore di zero.
Tasso di interesse
In economia, il tasso di interesse rappresenta la percentuale dell’interesse su un prestito e la somma che riceve chi ha prestato il denaro, in parole semplici è il “costo” del denaro preso a prestito.
Tasso creditore
È il tasso utilizzato per calcolare periodicamente gli interessi sulle somme depositate (interessi creditori), che sono poi accreditati sul conto una volta sottratte le ritenute fiscali.
Tasso debitore
È il tasso utilizzato per calcolare periodicamente gli interessi a carico del cliente sulle somme utilizzate oltre le disponibilità del conto. Gli interessi sono poi addebitati sul conto.
Tegm (tasso effettivo globale medio)
Tasso in base al quale si calcola la soglia del tasso usurario, proibito dalla legge. Viene pubblicato con cadenza trimestrale e indica il valore medio del tasso effettivamente applicato dal sistema bancario e finanziario a categorie omogenee di operazioni creditizie (ad esempio: aperture di credito in conto corrente, crediti personali, leasing, factoring, mutui).
Tesoreria
La Banca d’Italia svolge la funzione di tesoreria per conto dello Stato, cioè esegue i pagamenti disposti dalle amministrazioni dello Stato e riscuote le somme dovute a qualsiasi titolo allo Stato, sia direttamente sia indirettamente, attraverso le banche, le Poste e i concessionari della riscossione. Inoltre, la Banca d’Italia tiene le contabilità intestate a Enti non statali, tra cui le amministrazioni locali, attraverso la cosiddetta “tesoreria unica”.
Thaler
Richard Thaler ha vinto il premio Nobel nel 2017 per il suo contributo all’economia comportamentale.
Tirole
Jean Tirole ha vinto il premio Nobel nel 2014 per la sua analisi del potere del mercato e la regolamentazione.
Titolo
È uno strumento finanziario che può rappresentare quote di debito (titoli obbligazionari) o quote di capitale (titoli azionari). Un titolo acquisito crea aspettative più o meno certe per una remunerazione periodica, tipicamente sotto forma di un interesse nel primo caso e di dividendi nel secondo caso, oppure per un maggior guadagno in seguito a eventuale rivendita del titolo nel mercato secondario.
Titolo di stato
I titoli di stato sono obbligazioni emesse dai governi per finanziarsi. Sono anche chiamati “obbligazioni sovrane”. In Italia sono emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) attraverso il Dipartimento del Tesoro. Rappresentano un prestito allo Stato da parte dei sottoscrittori e possono essere acquistati sia in asta, al momento dell’emissione (mercato primario), sia sul mercato secondario. In entrambi i casi, è necessario rivolgersi alla propria banca o a un intermediario finanziario abilitato.
Titolo finanziario
Strumento finanziario rappresentativo di un investimento. Può incorporare il diritto alla restituzione delle somme prestate e un interesse periodico (es. obbligazioni) o il diritto a ricevere un dividendo e il capitale di una società in caso di liquidazione (es. azioni).
Tutela (strumenti di)
Gli strumenti di tutela sono attivabili dal cliente che ha un problema con una banca o un intermediario finanziario. In particolare, il cliente può:
- presentare un reclamo direttamente all’intermediario;
- ricorrere a un sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie;
- rivolgersi al giudice ordinario.
Ogni intermediario è tenuto ad avere un ufficio reclami che deve rispondere entro 60 giorni dalla ricezione del reclamo. Se non riceve risposta o non è soddisfatto, il cliente può rivolgersi:
- a uno dei sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie previsti dalla legge;
- all’autorità giudiziaria.
Dal 2009 è attivo l’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), che tratta controversie in tempi rapidi e con costi contenuti (20 euro). Informazioni sul sistema e sulle modalità di ricorso sono disponibili sul sito dell’ABF.
Il cliente può anche interessare la Banca d’Italia presentando un esposto. La Banca d’Italia sollecita risposte dagli intermediari, approfondisce le questioni segnalate e monitora le relazioni tra intermediari e clienti, trasmettendo, se necessario, l’esposto all’autorità competente. Per maggiori informazioni, consultare il sito della Banca d’Italia.