Pianificazione finanziaria
Il piano finanziario inizia indicando gli obiettivi di vendita. Piani di sviluppo:
- aggressivo: richiede considerevoli investimenti per i nuovi prodotti
- normale: cresce con il mercato
- ritiro graduale dal mercato
Il preventivo di cassa
Ha l’obiettivo di prevedere le entrate e le uscite monetarie a breve termine, ovvero evidenzia i periodi nei quali è possibile registrare deficit di cassa (uscite > entrate). Di solito ha cadenza semestrale. Se si realizza una carenza di liquidità, l’impresa può chiedere: ai fornitori di posticipare il pagamento dei debiti; ai clienti di anticipare i pagamenti pattuiti; alle banche di accettare sconfinamenti ovvero aumentare l’affidamento.
Nei rari casi di surplus di cassa (entrate > uscite) il responsabile finanziario è tenuto a valutare il rendimento delle diverse opzioni di investimento, proposte dal top-management.
Costo del capitale
Insieme al rischio il costo è un elemento basilare x scegliere la fonte di finanziamento. Bisogna scegliere un mix di fonti che a parità di disponibilità e di rischio renda minimo il costo medio ponderato dei finanziamenti aziendali. Questa combinazione prende il nome di struttura finanziaria dell’impresa, ad ogni variazione non trascurabile della struttura finanziaria si dovrebbe calcolare il costo del capitale al quale fare riferimento nelle decisioni finanziarie. Le fonti possono essere classificate secondo la variabilità/determinatezza del costo in : fonti a costo determinato e costante, come prestiti a interessa costante; fonti a costo determinato e variabile, come le obbligazioni indicizzate; fonti a costo indeterminato e variabile, come le azioni ordinarie; fonti senza costo apparente, come i fondi interni di autofinanziamento.
L’obiettivo dell’impresa è quello di massimizzare l’utile spettante agli azionisti
Rating
E’ un metodo utilizzato per classificare sia i titoli obbligazionari che le imprese in base alla loro rischiosità. Viene espresso attraverso un voto in lettere, in base al quale il mercato stabilisce un premio per il rischio da richiedere all’azienda per accettare quel determinato investimento. Scendendo nel rating aumenta il premio per il rischio richiesto e quindi l’emittente deve pagare uno spread maggiore rispetto al tasso risk-free.I rating sono periodicamente pubblicati da agenzie specializzate, tra le principali: Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch Ratings. Classificazione rating: AAA- Elevata capacità di ripagare il debito; AA- Alta capacità di ripagare il debito; A-Solida capacità di ripagare il debito, che potrebbe essere influenzata da circostanze avverse; BBB- Adeguata capacità di rimborso, che però potrebbe peggiorare; BB, B- Debito prevalentemente speculativo; CCC, CC – Debito altamente speculativo; D – Società insolvente.
Gruppo d’imprese o gruppo
E’ un insieme di imprese direttamente collegate tra loro sul piano finanziario ed organizzativo.
Scorte
Le scorte possono essere di natura diversa:di materie prime, di WIP (Work in Progress, materiale in lavorazione), di prodotti finiti.
Le scorte possono avere diversi funzioni all’interno del ciclo produttivo: di transito (pipeline) hanno la funzione di coprire la richiesta di materiale per il tempo di approvvigionamento; ciclo: sono indotte dalla produzione o dall’ approvvigionamento a lotti; sicurezza: sono indotte dalla necessità di ridurre l’incertezza della domanda di materiale o di ritardi di rifornimento; anticipazione e disaccoppiamento: hanno la funzione di anticipare alcune fasi di produzione o di disaccoppiare due lavorazioni successive.
Le politiche di gestione della scorta ciclo possono essere di due tipi differenti: A ripristino, ci si basa fondamentalmente solamente sul livello di giacenza, per cui la scorta ciclo è presente all’interno del sito produttivo indipendentemente dalla necessità della stazione a valle, e quando viene utilizzata da essa, la stazione a monte o il fornitore provvederanno a ripristinare il livello di magazzino esistente. A fabbisogno, si tiene conto anche della previsione di impiego, per cui la scorta è generata solamente nel momento in cui è utile alla stazione a valle; in tale sistema, è la domanda di mercato a determinare le richieste di produzione e di approvvigionamento di tutti i componenti ed i semilavorati all’interno del sito produttivo, nei tempi appropriati (né troppo presto, per non generare scorta extra, né troppo tardi, per non causare ritardi nelle consegne di prodotti finiti). La politica a fabbisogno più nota è il Materials Requirements Planning (MRP).