Hanry Fayol

TESTO

Egli si trova immerso in un contesto ormai già delineato dove tutto ha subito un’evoluzione e uno sviluppo pressoché completo e quindi in un sistema aziendale ben formato. Con una riflessione che è coeva con quella di Taylor, Fayol si applica all’individuazione di quelli che ritiene essere i principi generali cui il management moderno deve attenersi per condurre il sistema aziendale verso i suoi scopi.

I principi generali di management individuati da Fayol sono i soliti, che ormai nel primo trentennio del secolo sono diventati dottrina, solo che lui ha l’acutezza di nominarli, non come rigido dogma, bensì come metodo da applicarsi con misura, in relazione a circostanze diverse e mutevoli.

Ci troviamo alle radici della fortunata dottrina del general management. L’idea centrale che si può estrarre dal filone di studi è la seguente: “il management scientifico prende avvio dalla specializzazione del lavoro, ma si realizza attraverso il coordinamento delle funzioni aziendali e dai gruppi umani individuati dalla divisione del lavoro”.

Si nota che i principi classici sono si stati pensati in modo scientifico, ma non sono di per se sufficienti a creare un buon prodotto e a massimizzare la prosperità del sistema di impresa. Fondamentale per raggiungere gli scopi dell’impresa è l’esercizio delle capacità manageriali che affiancano l’attività imprenditoriale.

Fayol intuisce che queste capacità manageriali, non sono al servizio di quelle dell’imprenditore o di aiuto ad operai e impiegati, bensì è la più importante funzione che si esercita nel sistema aziendale. L’imprenditore infatti può essere assenteista, il direttore no. Deve essere presente ogni giorno e con costante l’applicazione per ricondurre il sistema d’impresa all’unità, e all’uopo, saper coniugare le buone idee con una buona pratica.

Come prima di lui fece Taylor, anche Fayol trasferisce all’attività direttiva il concetto di divisione e funzionalizzazione del lavoro aziendale (distinzione delle operazioni direttive di vendita, da quelle di contabilità, ricerca e sviluppo, eccetera).

Egli individua sei aspetti fondamentali dell’attività direttiva sia a livello generale che funzionale. Al direttore generale, o al direttore di area funzionale le seguenti operazioni:

  1. Attività di previsione e programmazione;
  2. Attività di organizzazione;
  3. Attività di coordinamento, comando e controllo.

Ulteriore merito di Fayol è quello di aver sollecitato la costituzione in azienda di una serie di staff altamente professionalizzati operanti a supporto delle funzioni di direzione generale o delle direzioni di area. Questa sorta di “Stato Maggiore” aziendale, opera valutando i casi uno per volta e pensando alle azioni prossime future mentre il direttore è impegnato nelle attività di coordinamento generale.