L’asta chiamata (o gridata)
L’asta chiamata, o gridata, rappresenta la storia della borsa prima dell’avvento della tecnologia, sebbene sia una prassi ancora operativa all’interno di molti mercati dei derivati. Il meccanismo dell’asta chiamata è caduto progressivamente in disuso a causa dei problemi significativi che presentava e che individueremo analizzando il suo funzionamento.
Per capire il funzionamento dell’asta chiamata prendiamo come esempio le modalità di negoziazione del mercato borsistico di Milano. Innanzitutto, la prima caratteristica dell’asta chiamata è l’esistenza di un luogo fisico in cui convenzionalmente si incontrava chi voleva negoziare un determinato tipo di titolo. Presso questo luogo i titoli venivano chiamati in ordine alfabetico una volta al giorno (ad eccezione dei titoli emessi dalle società più quotate, che potevano essere chiamati anche più volte). Perciò, una determinata azione veniva negoziata ad una determinata ora e in un determinato luogo fisico, che doveva essere raggiunto dai mediatori, ossia dai soggetti autorizzati a portare in borsa gli ordini di terzi. La figura fondamentale nell’asta chiamata era il battitore d’asta, ossia colui che effettivamente gestiva gli scambi.
Vediamo ora un esempio pratico del funzionamento di questo meccanismo, utile anche al fine di comprendere l’importanza del battitore d’asta. Supponiamo che a Milano si stabilisca di negoziare le azioni Toro alle 10 del mattino. Tutti i negoziatori, acquirenti e venditori, dovranno quindi presentarsi per la negoziazione nel luogo a all’ora stabiliti.
Quando l’asta avrà inizio qualcuno tra i venditori comincerà a gridare la propria offerta, nella quale indicherà la quantità e il prezzo delle azioni in vendita. Se dai compratori non arriva alcuna risposta, il venditore dovrà prendere rapidamente una decisione: se il primo prezzo proposto è il prezzo minimo a cui è disposto a vendere, significa che non è il giorno di negoziazione adatto a lui, perciò deciderà di abbandonare l’asta, ossia smetterà di parlare; se, al contrario, il primo prezzo proposto non è il suo prezzo minimo, egli può rilanciare la propria offerta abbassando il prezzo. A questo punto è possibile che i compratori comincino a reagire all’offerta e così l’asta proseguirà, con le relative grida da una parte e dall’altra. Il battitore d’asta è il soggetto incaricato di chiudere le negoziazioni al prezzo che soddisfa tutta la domanda e l’offerta ancora rimasta in asta, o perlomeno la stragrande maggioranza della domanda e dell’offerta: si tratta di una figura di grande importanza, dal momento che deve avere la sensibilità per capire quale sia il momento adatto per chiudere la negoziazione.
Dal punto di vista teorico, questo è il meccanismo di asta perfetta, dal momento che tutta la domanda e tutta l’offerta si incrociano. Tuttavia, per poter essere davvero perfetta, l’asta dovrebbe essere ripetuta di continuo, cosa che evidentemente non è possibile. La fisicità della negoziazione comportava che, in un dato momento della giornata, venisse fissato un prezzo per una determinata azione, e tale prezzo restava in vigore fino all’asta successiva. Perciò, chiunque volesse scambiare quelle azioni in un momento compreso tra le due aste, avrebbe dovuto far riferimento al prezzo stabilito precedentemente, sebbene nel frattempo questo potesse non essere più adeguato. Si trattava quindi di un prezzo perfetto solo in un determinato momento.
L’asta continua elettronica
L’avvento della tecnologia ha consentito di dematerializzare gli ordini, così, progressivamente, si è passati dall’asta chiamata all’asta continua elettronica.
Solitamente, con l’asta continua elettronica, il cliente finale non ha la possibilità di accedere direttamente al mercato, ma vi accederà indirettamente, attraverso l’intermediario finanziario on-line, che invece è autorizzato ad entrare nel mercato di riferimento. Con l’asta continua elettronica, gli scambi avvengono su un terminale, presso il quale arrivano continuamente ordini e, ogni volta che vengono individuati due ordini di segno opposto compatibili, questi vengono incrociati per dare vita ad un prezzo. Quindi, il terminale riceverà continuamente offerte e domande, entrambe indicanti prezzi e quantità. Il computer incrocerà poi le offerte e le domande ricevute sulla base di regole stabilite a priori. La prima priorità è identica ovunque: prezzo: vengono incrociati prima gli ordini con il prezzo migliore, ossia gli ordini con i prezzi più alti in acquisto e i prezzi più bassi in vendita. In pratica vengono premiati i compratori disposti a pagare di più e i venditori disposti a ricevere di meno.
Tuttavia, se arrivano due ordini con uno stesso prezzo si dovrà seguire una seconda priorità, anch’essa identica ovunque: tempo: si incrocia prima l’ordine arrivato per primo (tempo calcolato fino ai millesimi di secondo).
È molto rato che arrivino due ordini con lo stesso prezzo allo stesso tempo, ma comunque può accadere. Sono perciò fissate altre regole di priorità, che saranno via via meno utilizzate ma che devono essere comunque scritte. Relativamente a queste regole, i vari mercati si differenziano. A Milano, la terza priorità è: dimensione: si incrocia prima l’ordine più piccolo (si soddisfano prima gli investitori retail).
In altri mercati, la terza priorità fa riferimento agli ordini in conto proprio o in conto terzi, ossia al fatto che la banca ordini per il proprio capitale o per conto della propria clientela. Ove si utilizza questo meccanismo, tipicamente viene soddisfatta prima la clientela.
Infine, è possibile che al mercato arrivino ordini che non sono immediatamente compatibili. In questi casi diventa fondamentale l’esistenza del book di negoziazione, un meccanismo informatico che tiene in memoria tutti gli ordini potenziali che non hanno ancora trovato soddisfazione, ossia che non hanno ancora trovato un corrispettivo dall’altra parte. Questo sistema elettronico va a riclassificare tutti gli ordini potenziali in acquisto e in vendita per prezzo via via meno conveniente: perciò, tutti gli ordini potenziali in acquisto saranno riclassificati per prezzo decrescente, mentre tutti gli ordini potenzialmente in vendita verranno riclassificati per prezzo crescente.