Riscossione
Libri consigliati per approfondire questo argomento:
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Il settore della riscossione tributaria è stato riformato nel 96 e che ha portato ad una unificazione delle forme di riscossione delle imposte dirette ed indirette (prima era differente la riscossione).
Forme di riscossione di imposte dirette (imposte sui redditi)
1. Ritenuta diretta (è quella fatta da amministrazioni statali o pubbliche, se sono dipendente pubblico ad esempio. Ha questa semplificazione invece di tre soggetti ce ne sono due. Anche queste possono essere a titolo d’acconto o a titolo d’imposta).
2. Versamenti diretti, nelle due forme: ritenute alla fonte (sostituto d’imposta). Può essere di due tipi e cioè a titolo d’imposta o a titolo di acconto. Se a titolo d’imposta con la ritenuta l’imposizione ha termine cioè si esaurisce nella ritenuta, non dovrà fare dichiarazione ma dovrà versare da privato in banca o postale e subisce sugli interessi la ritenuta alla fonte a titolo d’imposta, con quella ritenuta esauriamo il prelievo, non c’è obbligo di dichiarazione. A titolo d’acconto caso classico è quello del lavoratore che subisce ritenuta dal datore, ma anche le provvigioni degli agenti, i compensi di lavoro autonomo professionale. Se è d’acconto la ritenuta che subisce è in acconto di quella che risulterà essere al termine del periodo d’imposta l’imposta dovuta, quindi in questi casi, il reddito deve confluire nella dichiarazione dei redditi. Una volta determinata l’imposta si detrarranno le ritenute alla fonte a titolo d’acconto.
Autotassazione
3. L’iscrizione al ruolo (il contribuente non può versare le imposte come vuole ma ci sono delle regole a cui ci si deve uniformare) dei versamenti diretti e delle ritenute alla fonte possono essere:
– a titolo d’imposta o di acconto;
– operate da soggetti obbligati (sono i sostituti che devono essere determinati dalla legge), quali:
1. i soggetti passivi Ires;
2. le società di persone e le associazioni;
3. gli imprenditore individuali, gli artisti e i professionisti (non tramite uno studio associato).
NB: In questo elenco non ci sono i privati. Se io privato pago la mia colf non essendo io elencato nell’elenco non devo effettuare la ritenuta. Se corrispondo un compenso ad un notaio poiché sono io che pago il notaio non devo effettuare la ritenuta io ma sarà il notaio successivamente a versarla; allorché corrispondono:
a) redditi di lavoro dipendente;
b) compensi di lavoro autonomo;
c) provvigioni;
d) interessi, dividendi e altri redditi di capitale;
e) premi o vincite (lotteria); versamenti diretti, come quelli di cui al punto b); autotassazione, tipo di pagamento effettuato direttamente dal contribuente (in modo autonomo e spontaneo).
I versamenti si compongono di:
– versamenti in acconto: parametrati all’imposta dovuta per il periodo precedente la prima rata 40%, seconda rata 60% dell’acconto (proprio perché sono fatti in periodo d’imposta non è detto che sarà seguita da obbligazione tributaria ma magari da credito tributario). In acconto versiamo già il 100% dell’imposta dovuta per l’anno precedente;
– versamento a saldo (anche per l’IVA abbiamo versamento in acconto e poi a dicembre ci sarà un ulteriore versamento in acconto).
I versamenti diretti (ritenute alla fonte e autotassazione) sono effettuati in modo telematico, non è più accetta da chi è titolare di partita IVA il pagamento tramite banca, tutto deve essere fatto telematicamente, per altri soggetti permane la possibilità di pagare in banca quindi ci sono le banche convenzionate oppure le poste che rilasciano ricevuta.
Distinzioni
– Riscossione che segue la realizzazione del presupposto. Esempi: autotassazione a saldo (saldo che faremo nel maggio 2012 per il periodo del 2011), ritenute a titolo d’imposta (vale quel reddito isolato, la tassazione è definitiva)
– Riscossione anticipata: il presupposto non si è ancora verificato (non sa ancora se possiede un reddito). Esempi: autotassazione in acconto, ritenute a titolo di acconto.
– Riscossione spontanea: provvede il contribuente di propria iniziativa, esempio: versamenti diretti
– Riscossione in base ad atti emessi dall’amministrazione finanziaria (non può adempiere autonomamente ma deve aspettare che l’amministrazione compia un atto che è l’iscrizione a ruolo e l’avviso di liquidazione). Esempio: iscrizione a ruolo e, per altre imposte, avviso di liquidazione versamenti unitari e compensazione
– Con la riforma, si versano insieme (entro lo stesso termine e con le stesse forme, prima ogni imposta aveva sua scadenza e sua modalità di pagamento adesso invece c’è F24 e basta):
a) imposte sui redditi, comprese le ritenute alla fonte
b) iva e Irap
c) contributi previdenziali (contributi che il datore deve versare sugli stipendi dei propri dipendenti)
d) numerosi altri tributi minori.
Utilizzo del modello F24, anche on line per:
– il versamento unitario che può essere effettuato
a) presso una banca
b) posta
c) presso il concessionario
– Si effettua la compensazione tra partite attive e passive del contribuente (compensazione tra imposte o anche tra imposte e contributi. Prima se avevo credito iva e debito ires non avevo possibilità di compensare questo credito con questo debito, e potevo aspettare anche 10 anni per il rimborso)