Decreto Rilancio in Gazzetta Ufficiale: quali misure sono previste a sostegno dell’economia

Decreto Rilancio in Gazzetta Ufficiale: quali misure sono previste a sostegno dell’economia

Il decreto rilancio è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 19 Maggio 2020 e contiene 256 articoli con la finalità chiaramente di dare un segnale molto forte per la ripresa dell’economia italiana con misure a sostegno di imprese e famiglie.

Nello specifico le principali misure emanate sono le seguenti:

Misure a sostegno dei lavoratori autonomi e dipendenti

Peri lavoratori autonomi viene confermato anche ad Aprile ( con pagamento a Maggio ) il bonus di 600€ per le partite IVA, che da Maggio ( con erogazione a Giugno ) verrà aumentato a 1.000€ nel caso di perdite di fatturato superiori al 33% rispetto allo stesso periodo del 2019.

La cassa integrazione viene estesa di altri 5 settimane e dal 1° settembre al 31 ottobre 2020 se ne potranno effettuare altre 4 settimane .

Per chi percepisce l’indennità di disoccupazione, si prevede la proroga dell’assegno per due mesi per chi ha l’indennità in scadenza. Ai datori lavoro è vietato licenziare i propri dipendenti per almeno altri tre mesi.

Misure per colf e badanti

Per le colf e le badanti il decreto prevede un bonus fino a 500€ , perché questa categoria è stata tra le più colppite delle misure di lockdown e distanziamento sociale.

Reddito di emergenza

Viene introdotto il reddito di emergenza che prevede un sostegno economico per le famiglie dimostrano di avere un ISEE inferiore al tetto di 15.000 euro e non percepiscono altri sostegni.

Il reddito di emergenza sarà erogato per due mesi e l’importo del sostegno andrà da un minimo di 400 euro a un massimo di 800 euro.

Misure a sostegno delle famiglie

Nel decreto Rilancio il bonus baby sitter viene raddoppiato da 600 euro a 1.200 euro per figli di età inferiore ai 12 anni, limite che si annulla in caso di figli disabili. Può essere usato anche per centri estivi .

E’ confermato il congedo parentale retribuito al 50% per i genitori con figli “di età non superiore ai 12 anni”, sino al 31 luglio, per un massimo di 30 giorni, siano essi continuativi o frazionati.

Smart working per i genitori

I genitori che sono lavoratori dipendenti del settore privato con un figlio minore di anni 14 possono svolgere lavoro in modalità agile ( smartworking ), purché l’altro genitore non sia già beneficiario di strumenti di sostegno al reddito.

Misure a sostegno delle Imprese

Verranno erogati contributi a fondo perduto alle imprese, agli autonomi e alle aziende agricole, titolari di partita IVA, che dimostrino di aver subito una perdita di fatturato dei due terzi ad Aprile 2020 su Aprile 2019.

Inoltre viene abolita la rata di giugno dell’IRAP, cioè il saldo del periodo d’imposta 2019 e il primo acconto del periodo d’imposta 2020, per tutte le imprese con fatturato inferiore a 250 milioni di euro nel 2019.

Si prevede una riduzione delle bollette elettriche per le imprese in riferimento ai mesi di maggio, giugno e luglio 2020.

Verranno rimborsate le spese dell’affitto tramite credito d’imposta del 60% per le imprese che abbiano fatturato meno di 5 milioni di euro nel periodo di imposta precedente. Le imprese del settore turistico-ricettive, invece, ne beneficiano in ogni caso e senza alcun vincolo.

Proroga delle scadenze fiscali

Nel decreto rilancio sono state posticipate al 16 settembre 2020 le seguenti scadenze fiscali:

  • IVA
  • ritenute d’acconto
  • contributi previdenziali
  • contributi Inail
  • atti di accertamento
  • cartelle esattoriali e gli avvisi bonari
  • rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio.

Il loro versamento potrà avvenire sia in un’unica soluzione che in quattro rate di pari importo.

Credito di imposta per la sicurezza dei luoghi di lavoro

Per incentivare le misure di adeguamento dei processi produttivi e degli ambienti di lavoro è riconosciuto un credito d’imposta in misura pari al 60 per cento delle spese sostenute nel 2020, per un massimo di 80.000 euro.

Misure a sostegno del turismo

Nel decreto rilancio è stato stanziato un bonus fino a 1.000 per i lavoratori stagionali del settore turisitico-ricettivo, che è certamente tra i settori più colpiti dalle misure di lockdown.

Per favorire la ripresa del settore turistico , si è proceduto con la creazione di un fondo per erogare in forma di tax credit fino a un massimo di 500 euro per ogni famiglia con ISEE al di sotto di 40.000 euro da spendere come buono vacanza in Italia nel 2020.

Una seconda misura a favore del settore turistico mediante operazioni di mercato, è costituita dal un fondo per il turismo da 50 milioni di euro , in dotazione al Ministero per i beni e le attività culturali.

Bonus mobilità, detto anche bonus monopattino elettrico o bonus bici elettriche

Per decongestionare i mezzi pubblici, possibile veicolo di contagio del Coronavirus, nel decreto Rilancio sono previsti 120 milioni di euro per erogare bonus fino a 500 euro. E’ destinato chi acquista biciclette ed e-bike, monopattini elettrici, monowheel o altri mezzi di mobilità sostenibile, incentivando così il minor uso dei mezzi pubblici.

Il bonus sarà erogato sotto forma di rimborso del 60% della spesa sostenuta, fino a un tetto massimo di 500 euro. Varrà solo per i cittadini dei comuni di oltre 50mila abitanti o capoluoghi di provincia.

Il bonus riguarda quindi l’acquisto di bici sia classiche che a pedalata assistita, ma anche hoverboard, segway e monopattini. Sarà valido per acquisti effettuati fino al 31 dicembre 2020.

Oltre al bonus bici sarà previsto un bonus rottamazione, cumulabile col bonus bici. Si tratta di un contributo per chi rottamerà un veicolo inquinante, da investire sia nel trasporto pubblico che nell’acquisto di micromezzi come segway, hoverboard e monowheel.

Misure a sostegno dell’edilizia

La misura principale a sostegno dell’edilizia è il cosiddetto ecobonus al 110% per le ristrutturazioni. Si tratta i una detrazione al 110% per lavori di manutenzione e riqualificazione energetica che verranno svolti dai cittadini entro la fine del 2021.

L’ecobonus ristrutturazioni assume la forma del credito d’imposta e si può cedere all’impresa che effettua i lavori, che ne usufruirà quindi per la propria attività.