Cos’è il preammortamento di un finanziamento o di un mutuo. A cosa serve.
Cos’è il preammortamento
Il preammortamento è un periodo iniziale che intercorre fra la stipula di un contratto di finanziamento e quello di restituzione delle quote capitale.
E’ un concetto diventato molto di attualità grazie al decreto Liquidità, con cui viene ampliato il fondo di garanzie per le PMI. Il decreto liquidità stabilisce che verranno erogati prestiti garantiti al 100%, senza istruttoria e senza costi, fino a 25.000 euro per le piccole e medie imprese e con garanzia al 90% per le imprese più grandi. In questi finanziamenti la prima fase sarà costituita solo dal pagamento della quota interessi: Il preammortamento, appunto.
Ma il preammortamento è un’opzione che è sempre esistita, anche in passato. Vediamo come funzione e cosa significa.
Può essere o meno previsto all’interno del piano di ammortamento di un finanziamento. Durante il periodo di preammortamento finanziario, è possibile che gli istituti applichino tassi di interesse differenti da quelli utilizzati nel piano di ammortamento “ordinario” (tipicamente superiori): occorre, quindi, che siano espressamente indicati nel foglio informativo del contratto di mutuo.
A cosa serve il preammortamento
Il motivo per cui si può prevedere contrattualmente una posticipazione delle rate del finanziamento può essere differente:
- Per dare respiro all’imprenditore che nella fase iniziale per investire nella sua azienda senza restituire fin da subito le somme ricevute in finanziamento. Per questo è anche possibile prevedere della rate minori nel primo periodo iniziale (fino a 5 anni solitamente) per poi incrementare nel periodo di ammortamento che segue. Questo tipo di operazione viene definita di preammortamento finanziario. L’operazione viene resa possibile dal fatto che nel periodo di ammortamento vengono richiesti in pagamento solo le quote interessi e non le quote capitale;
- Per la rischiosità del prestito concesso, calcolata dalla banca. Quando un finanziamento viene valutato rischioso dalla controparte bancaria dispone un periodo di preammortamento, per garantirsi almeno la percezione degli interessi sulla somma erogata.
Quando si sta valutando un finanziamento bancario è importante analizzare le condizioni contrattuali e le proposte di ammortamento, queste hanno infatti particolare rilevanza per:
- Pianificare la restituzione del finanziamento e degli interessi coerentemente alle capacità di produrre flusso di cassa dell’impresa (attuale o prevista per il prossimo futuro);
- Valutare i relativi costi del finanziamento e la loro sostenibilità attuale e futura;
- Scegliere il finanziamento e il relativo piano di ammortamento in base al tipo di investimento che si sta per effettuare, mantenendo un corretto bilanciamento fra impieghi e fonti aziendali
Quando si restituiscono gli interessi di preammortamento
In base a come viene impostato il piano di ammortamento questi interessi sul periodo iniziale possono essere richiesti:
1- durante il periodo di preammortamento, prevedendo delle rate di soli interessi;
2- appena al termine del periodo di preammortamento, aumentando considerevolmente l’importo della rata iniziale;
3- oppure possono essere “spalmati” in tutte le rate previste dal piano.
Nel caso si scelga l’opzione 1 (come previsto anche per il Decreto Liquidità) gli interessi di preammortamento sono quelli che maturano tra il giorno della stipula del contratto di mutuo e la data di pagamento della prima rata.
Forse vi è capitato di notare che la prima rata del mutuo solitamente è un po’ più onerosa delle successive. Ciò accade perchè alla cifra standard che la banca richiede mensilmente, a seconda di quanto stabilito nel contratto, vengono sommati gli interessi di preammortamento.
A differenza dell’Isc (Indice Sintetico di Costo), non vengono obbligatoriamente riportati nei fogli illustrativi. Quindi è bene prestare attenzione anche a questa voce ed eventualmente chiedere informazioni alla banca di riferimento, per evitare spiacevoli equivoci.
Come si calcolano gli interessi di preammortamento?
Facciamo un esempio pratico. Se tra la stipula e il pagamento della rata trascorrono 15 giorni, gli interessi di preammortamento sono pari a: (Numero Giorni) x (Capitale) x (Tasso Annuo in %)/365.
Solitamente viene applicato il tasso del mutuo prescelto e il numero di giorni è pari ai giorni di calendario tra stipula del contratto e primo pagamento.
Il preammortamento finanziario può durare fino a 5 anni: chiaramente comporta un aumento totale dei costi, ma permette al cliente di iniziare a pagare alla banca piccole rate di soli interessi, prima di partire con l’effettivo rimborso.