Analisi della situazione patrimoniale e finanziaria

CCN = liquidità differite (Ld) + liquidità immediate (Li) + rimanenze (Rd) – passività correnti (P).

CCN =  C – P (dove C è il capitale circolante lordo)

CCN = Ld + Li + RD – P = Capitale proprio + passività consolidate – Capitale immobilizzato (fisso)

CCN = Ld + Li + RD – P = N + π – F

  • Se C > P allora attività a breve > passività a breve
  • Se N + π > F allora fonti a lungo > impieghi a lungo

 La struttura patrimoniale e finanziaria analizza:

  1. elasticità degli investimenti = F + C = N + π + P = K (dove K = totale attività/passività)
  • se F > C rigidità
  • se C > F flessibilità
  1. elasticità dei finanziamenti = N/K + π/K + P/K = 1
  2. solidità patrimoniale = relazione tra capitale proprio e capitale sociale = N/n

La situazione finanziaria:

Margini:

  • di tesoreria = (1 + L) – P: non tiene conto delle rimanenze
  • di struttura = (N – F): se l’impresa si finanzia ricorrendo solo al capitale proprio
  • CCN = C – P

Indici (è uguale ai margini con segno diviso):

  • di liquidità = (1 + L)/P: mezzi monetari necessari per far fronte tempestivamente ed economicamente alle uscite.
  • di auto-copertura = N/F: indica la capacità del capitale proprio di coprire gli investimenti fissi
  • di disponibilità = C/P: altro indice di liquidità: permette di individuare l’attitudine dell’impresa a soddisfare finanziariamente le esigenze della gestione corrente.
  • VCC = velocità del capitale circolante (vedi pag. seguente)

Solidità aziendale:

  • capacità dell’impresa di perdurare nel tempo adattandosi
  • misura la dipendenza da terzi finanziatori
  • misura il rischio finanziario
  • vedi elasticità degli investimenti e dei finanziamenti
  • N/K => più è basso maggiore è la dipendenza finanziaria da terzi

Redditività: remunerazione dei fattori produttivi

Efficienza: capacità di utilizzare nel modo migliore i mezzi finanziari

Ciclo monetario: distanza tra pagamenti e riscossione. Insieme coordinato di indicatori che esprimono un tempo medio di giacenza. Se c’è eccessivo sfasamento, si ha tensione finanziaria.

  • (Rimanenze iniziale + Rimanenze finali)/2/costi*365 (trovo un indice espresso in giorni)
  • Crediti/Ricavi*365
  • Debiti/acquisit*365

La riclassificazione: si intende cambiare criterio di determinazione ossia il principio ordinatore del bilancio. Le attività si riclassificano secondo criteri crescenti di liquidità. Le passività secondo criteri crescenti di esigibilità. Si ottengono così informazioni sulla struttura, sulla situazione e sulla dinamica finanziaria e patrimoniale dell’impresa. Si rilevano inoltre le condizioni di rigidità ed elasticità delle fonti e degli impieghi, il grado di dipendenza finanziaria da terzi ed il livello di solidità del patrimonio netto aziendale.