Effetti dell’esercizio dell’opzione
L’esercizio dell’opzione consente di imputare al soggetto controllante, indipendentemente dalla distribuzione, i redditi e le perdite prodotti dalle società controllate non residenti:
- Per la quota parte corrispondente alla quota di partecipazione agli utili dello stesso soggetto controllante e delle società controllate residenti;
- Tenendo conto della demoltiplicazione determinata dalla catena societaria di controllo.
L’imputazione avviene nel periodo d’imposta del soggetto controllante in corso alla data di chiusura dell’esercizio della società non residente. Se quest’ultima non è obbligata alla redazione del bilancio, l’imputazione avviene l’ultimo giorno del periodo cui si riferisce il bilancio volontario previsto per l’efficacia dell’opzione.
Si considera, ai fini dell’imputazione, la quota di partecipazione agli utili alla data di chiusura dell’esercizio della società non residente o, se maggiore, quella alla data di approvazione o revisione del relativo bilancio.
Gli obblighi di versamento (a saldo e in acconto) competono alla controllante. L’acconto dovuto è determinato sulla base dell’imposta relativa al periodo precedente, al netto delle detrazioni, dei crediti d’imposta e delle ritenute d’acconto. Per il primo esercizio la determinazione dell’acconto dovuto dalla controllante è effettuata sulla base dell’imposta netta, corrispondente alla somma algebrica degli imponibili relativi al periodo precedente indicati nelle dichiarazioni dei redditi presentate per il periodo stesso dalle società residenti singolarmente considerate.