Come gestire le lettere di regolarizzazione

Autore:
Antonella Palumbo
  • Giornalista

Come gestire le lettere di regolarizzazione

Scopri chi riceverà le comunicazioni per la regolarizzazione catastale e quali sono le implicazioni legali e fiscali per i proprietari di immobili.

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Superbonus e dichiarazioni catastali: un focus sulle comunicazioni dell’agenzia delle entrate

L’Agenzia delle Entrate si prepara a inviare lettere a chi ha usufruito del superbonus edilizio senza adempiere alle dovute dichiarazioni catastali. Quali sono i criteri di invio di queste comunicazioni? E chi sono i destinatari?

La nuova iniziativa dell’Agenzia include l’invio di avvisi tramite PEC e raccomandata, esortando i proprietari di immobili a regolarizzare la loro posizione catastale. Tuttavia, questo primo stralcio di comunicazioni non verrà lanciato indiscriminatamente: soltanto i proprietari di immobili con rendite catastali assenti o eccessivamente basse in rapporto ai costi delle ristrutturazioni saranno contattati.

Quali sono i soggetti interessati?

A ricevere questa corrispondenza saranno inizialmente i proprietari di immobili che, dopo i lavori incentivati dal superbonus, presentano rendite catastali inesistenti o inferiori rispetto all’entità delle spese effettuate. Perché questo dovrebbe suscitare interesse e preoccupazione? Un valore catastale incongruo rispetto ai lavori è un chiaro segnale di trasformazioni rilevanti, necessitando di una riconsiderazione della categoria e della classe catastale.

“La comunicazione serve a garantire l’efficacia del processo di accertamento delle variazioni catastali e a minimizzarne l’impatto sui coinvolti,” ha affermato Lucia Albano, sottosegretaria di Stato per l’Economia e le Finanze, in un’interrogazione parlamentare. L’iniziativa mira a verificare situazioni in cui la rendita catastale potrebbe essere aumentata a seguito dei lavori effettuati.

Ecco cosa fare quando si riceve una comunicazione

Che passi seguire se si è tra i destinatari della lettera? Per coloro la cui rendita catastale ha superato il 15% o hanno effettuato demolizioni seguite da nuove costruzioni, vi è l’obbligo di regolarizzare. La procedura comporta l’invio della dichiarazione catastale e il pagamento delle eventuali imposte tramite il ravvedimento operoso, che consente di ridurre le sanzioni. Calcolare e pagare gli interessi sui giorni di ritardo accumulati diventa altresì fondamentale.

E se i proprietari ritengono non necessaria alcuna dichiarazione? In questo caso, devono fornire prove documentali che giustifichino l’inutilità dell’aggiornamento. L’Agenzia delle Entrate chiarisce che “è compito del proprietario dimostrare l’assenza dell’obbligo di comunicazione”.

Guardare al futuro: un’intensificazione dei controlli

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Sarà questo l’unico invio di lettere da parte dell’Agenzia? È prevedibile che le verifiche proseguano. Gli immobili con significative modifiche strutturali saranno sottoposti a ulteriori controlli per confermare la veridicità delle informazioni comunicate.

Particolare attenzione verrà riservata a immobili con discrepanze tra i lavori svolti e la rendita dichiarata. Se un immobile ha sperimentato un aumento notevole di superficie o trasformazioni importanti, potrà rientrare sotto il mirino di controlli più serrati, richiedendo una stretta collaborazione con le autorità fiscali.

In definitiva, per chi ha beneficiato del superbonus, è giunto il momento di verificare che la documentazione sia impeccabile. L’accuratezza nelle dichiarazioni è un obbligo e, al contempo, una salvaguardia contro possibili dispute legali e fiscali future.