Accertamenti presuntivi per sovrafatturazione di compensi
Nell’ambito di controlli incrociati o verifiche a società che hanno avuto rapporti con professionisti, può accadere che l’Ufficio contesti l’esosità della prestazione professionale fatturata, in taluni casi ritenuta sovrafatturata o gonfiata e quindi suscettibile di integrare la dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture in parte inesistenti per chi ha dedotto il costo e l’emissione di fattura parzialmente falsa per chi ha emesso il documento (il professionista).
Ai fini della difesa, sarà utile precisare che:
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La sovrafatturazione della prestazione deve essere concretamente provata, non potendosi limitare a sostenere che il suo valore sia esoso rispetto ai prezzi di mercato (Corte di Cassazione, sentenza n.920/2012);
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La prestazione di natura intellettuale sfugge ad una rigida logica di congruità e che, pertanto, non può essere confrontata con i costi di mercato;
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È realmente avvenuto il pagamento della somma fatturata dalla società al conto del professionista.