La rottamazione quater
L’occasione per regolarizzare le cartelle esattoriali attraverso la rottamazione quater ha offerto un’ancora di salvezza per molti contribuenti italiani nel 2023.

L’Intricata storia della rottamazione Quater
Quest’anno, la sanatoria fiscale, conosciuta come rottamazione quater, è stata introdotta con lo scopo di agevolare i contribuenti gravati da passate pendenze fiscali. La generosa offerta ha attirato molti cittadini desiderosi di mettere in regola i propri debiti. Tuttavia, la rigidità del sistema iniziale ha colto di sorpresa più di qualche aderente. Infatti, un solo mancato pagamento era sufficiente per far decadere l’intero accordo.
In un gesto di comprensione nei confronti di tali situazioni, una riapertura dei termini è stata annunciata, permettendo anche a coloro che avevano precedentemente perso i benefici di riottenere l’accesso. Ma come procedere per sfruttare questa seconda possibilità? Ecco i dettagli operativi.
Come riprendere la rottamazione: guida alla riapertura

Affrontare la nuova opportunità di rottamazione non è complicato, ma richiede attenzione. Per avvalersi della riapertura, gli interessati devono inoltrare una domanda precisa. Gli utenti possono accedere al processo in due modalità: da area libera o area riservata.
Nel caso si opti per l’area riservata, è necessaria un’autenticazione tramite SPID, CIE o CNS. Una volta autenticati sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, sarà sufficiente riempire il modulo senza bisogno di ulteriori documentazioni, grazie alla garanzia di ufficialità fornita dall’area riservata.
In alternativa, l’area libera richiede uno sforzo leggermente maggiore. Bisogna fornire informazioni personali, contatti e i dettagli relativi alle cartelle precedentemente incluse nella rottamazione. Un passo cruciale è includere il numero di comunicazione da cui si è decaduti. Possedere la lettera di approvazione originaria con tutte le informazioni necessarie faciliterà il processo.
Iter dell’Istanza e cosa attendersi dopo
Completata la procedura di inserimento dati, l’invio dell’istanza prevede la stampa e la firma del modulo, che dovrà poi essere scannerizzato e inviato insieme a una copia di un documento di riconoscimento valido. La richiesta completata fa generare automaticamente dal sistema una conferma, che include un link di validazione da cliccare entro 72 ore.
Una volta approvata, la reintegrazione nel programma di sanatoria consente di riprendere i pagamenti come precedentemente concordato. I debiti arretrati beneficeranno di una dilazione in 10 rate, interessate da un tasso annuale del 2%. Tuttavia, tutto deve essere svolto entro il 30 aprile, pena la perdita definitiva della possibilità di reintegro.
L’Ultima opportunità per rimettersi in pari
Ricominciare a respirare dopo un debito fiscale è un’opportunità che non si presenta ogni giorno. Con la scadenza fissata al 30 aprile, è fondamentale che i contribuenti interessati agiscano prontamente per assicurarsi questa ripartenza. Non restare con il rimpianto di aver perso un’altra occasione di fare pace con il fisco: intraprendete i giusti passi e tornate in rottamazione.