Stop al pignoramento per bollette condominiali
Un recente emendamento al DL Bollette 2025 introduce importanti novità: i soggetti vulnerabili non rischiano più il pignoramento della casa per bollette condominiali non saldate fino a 5.000 euro.

In un mondo dove le spese spesso superano le entrate, l’ennesimo debito potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso. Tuttavia, una nuova norma offre respiro ai più fragili: il pignoramento dell’immobile di residenza non è più una minaccia in caso di bollette condominiali non pagate, purché il debito non superi i 5.000 euro. Questa misura si applica solo se l’immobile è l’unico bene di proprietà e non rientra tra le abitazioni di lusso, come definito dal decreto del 2 agosto 1969.
Protezione riservata ai più fragili
La nuova disposizione si rivolge esclusivamente ai cosiddetti “soggetti vulnerabili”, un concetto descritto con precisione nell’articolo 11 del decreto legislativo n. 210/2021. Chi sono, dunque, questi individui? Si tratta di persone che vivono in condizioni economiche disagiate o che necessitano di apparecchiature mediche essenziali e alimentate a energia elettrica. Inoltre, rientrano tra i “vulnerabili” coloro che ospitano individui con gravi problemi di salute, le persone con disabilità secondo la legge del 5 febbraio 1992, n. 104, e gli anziani che hanno superato il traguardo dei 75 anni. Anche le utenze situate su isole minori non interconnesse o in abitazioni d’emergenza, causate da calamità naturali, sono protette. In altre parole, l’emendamento estende la mano a chi più lo necessita, bloccando il pignoramento della casa.
Debiti condominiali: ancora spazio per le Ipoteca

Nonostante questa importante misura di sicurezza per i vulnerabili, va evidenziato che la possibilità di iscrivere un’ipoteca giudiziaria sull’immobile rimane. Questo significa che il condominio, nella ricerca di recuperare il credito sulle bollette non pagate, può ancora procedere con tale azione legale. La protezione dagli espropri risulta dunque limitata solo al pignoramento, mantenendo aperta la strada dell’ipoteca per chi è inadempiente. Dunque, se da una parte si assicura un tetto ai più fragili, dall’altra rimane intatta una garanzia di recupero per il condominio.
Una nuova era per la tutela dei debitori economicamente fragili
Le implicazioni di questa regolamentazione sollevano una questione fondamentale: come bilanciare i diritti del creditore con la protezione dei debitori fragili? Ciò che è sicuro, tuttavia, è che il recente emendamento al DL Bollette rappresenta un passo significativo verso una maggiore equità sociale. Garantire la possibilità di mantenere la propria abitazione anche in momenti di difficoltà economica è un intervento energico e necessario per molte famiglie. Mentre si preservano i diritti esecutivi legali del condominio, si consente ai soggetti più deboli di vivere con una serenità che pensavano perduta. Come si procederà in futuro per perfezionare queste misure? Solo il tempo potrà rispondere a questa domanda, ma il presente promette una tutela concreta a chi si trova in seria difficoltà.