La Grecia
Poi è successo che ci si è resi conto che lo stato greco poteva non essere in grado di rimborsare i propri titoli perché questi titoli vengono rimborsati in questo modo: lo stato emette degli altri titoli e con questi rimborsa i titoli in scadenza.
Poi di botto ci si è resi conto che la Grecia poteva non riuscire ad emettere nuovi titoli perché aveva un debito pubblico troppo alto e ogni anno aveva un disavanzo pubblico molto elevato.
La Grecia nel momento in cui doveva entrare nell’unione monetaria europea veniva fatta una analisi sul grado di sicurezza del loro debito, perché così si era sicuri che la BCE non avrebbe dovuto emettere moneta per salvarli oppure che i paesi in difficoltà andassero col cappello dai paesi virtuosi.
La Grecia si è scoperto dopo che aveva tutti questi casini. La Grecia si è appoggiata alla società di consulenza Goldman sax e questa gli ha fatto cartoralizzare una parte del debito ovvero gli ha costruito dei titoli che implicavano un’entrata in quel momento con delle probabili uscite enormi negli anni successivi e poi gli ha fatto scrivere in bilancio solo le entrate e non le uscite che non erano certe intanto (in sostanza gli ha falsificato il bilancio).
La cosa è andata avanti per un po’ di anni, c’erano solo dei sospetti. Poi la Goldman sax ha avuto quest’idea, visto che sapeva che la Grecia si sarebbe trovata in difficoltà e allora ha iniziato a speculare contro il bilancio che lei stessa aveva falsificato (quindi ci ha guadagnato due volte).
In quel momento si è palesato che forse i titoli di stato non erano così sicuri e in contemporanea è successa la crisi finanziaria globale nata negli usa.
È successo che molte banche si sono ritrovate con dei crediti nei confronti ad esempio di famiglie che non erano in grado più di pagare (mutui sub prime sulle case) e poi i prezzi delle case sono scesi e i debitori non potevano pagare e le banche nel momento in cui prendevano queste case che erano ipotecate e le vendevano sul mercato non ci cavavano niente.
Quindi quello che era un debito dei mutuatari è diventato un guaio per le banche che erano così sull’orlo del fallimento. Se fallisce una banca è un guaio: si apre una corsa agli sportelli di tutta la gente che ha i soldi nella banca.
Allora per cercare di placare la situazione la Fed si è messa a stampare dollari e ha rilevato i titoli tossici (queste banche avevano fatto diventare questi loro crediti li avevano spezzettati e poi mescolati con altre cose ed era tutto un po’ tossico all’interno di questi titoli quindi non si capiva più quali fossero le buone salsicce e quali quelle cattive per cui nessuno si fidava più di nessuna salsiccia allora la Fed ne ha comprate parecchie salsicce).
Poi c’erano due correnti di pensiero, vanno salvate altrimenti mandano il mondo in malora, altri dicevano che non andavano salvate perché se le banche vengono salvate in futuro sapranno che saranno sempre salvate e quindi si sarebbero comportate ancora in modo imprudente (il comportamento imprudente conviene perché se va bene guadagno molto perché alto rischio e alto rendimento e se mi va bene mi salva la Fed quindi ci saranno comportamenti di moral hazard).
Però la Fed era spaventato e le ha salvate, ha lasciato fallire solo le banche regionali e quelle grandi le ha salvate. Una grande non l’ha salvata (LB), così hanno fatto vedere che non è che salvavano proprio tutti.
Ed è successo un casino perché le banche hanno smesso di prestarsi soldi tra di loro e nessuno ha più voluto dare soldi alle banche. Quindi si è diffuso il terrore e anche in Italia un venerdì pomeriggio li ha chiamati la BI dicendo di tenere i dirigenti al lavoro e poi non si è saputo cosa fosse e il timore era che quel we una grande banca italiana sarebbe fallita e sarebbe stato un casino.
La Fed però è una banca centrali quindi non può comprare troppi titoli di una banca o di una impresa, poi la Fed li ha passati allo stato e lo stato li ha pagati ad un prezzo come se i titoli non fossero tossici.
Allora è successo che i debiti delle banche sono diventati titoli dello stato a prezzi come se non fossero tossici e per comprarli ha emesso dei titoli sul mercato quindi la malattia delle banche è diventata malattia dello stato, l’indebitamento pubblico americano è schizzato in alto e il passo successivo sarebbe potuto essere che prima di sottoscrivere i titoli di stato americani i tassi si sarebbero alzati perché c’era tanto rischio però non è successo così perché non c’erano molte altre alternative perché o si compravano titoli americani molto indebitati oppure si comprano titoli di stato italiano che sono rischiosi quindi i tassi non sono saliti. I cinesi prendono un sacco di soldi e hanno continuato ad impiegarli in titoli di stato americani (o i cinesi continuano a comprare titoli di stato americani rischiando che poi questi non riescano a pagarli oppure smettono di comprarli e i titolo crolla ma loro hanno tutta la loro ricchezza in quei titoli; infatti la Cina ogni tanto si lamenta degli usa che si indebitano troppo.
Una via potrebbe essere quella di comprare non titoli ma beni cioè comprare asset strategici cioè comprano pezzi di terreni in Africa o asset e lì interferiscono sui processi politici di quei paesi, comprano miniere per poter poi non dipendere dai mercati (comprano le terre rare cioè quei minerali che servono nelle tecnologie più avanzate e servono per imprese spaziali o per computer o per reattori nucleari allora comprano queste miniere che hanno un interesse strategico).