Potenzialità e limiti alla metafora del dominio
Le conseguenze negative delle organizzazioni sui dipendenti o gli effetti delle multinazionali sul sistema economico, politico e sociale di un Paese possono essere visti come fenomeni non voluti e come conseguenze inevitabili di uno sviluppo industriale. Si tratta di conseguenze di decisioni razionali attuate per il perseguimento di obiettivi specifici quali l’incremento di produttività.
La metafora del dominio ci offre un’analisi del duplice aspetto della razionalità: da un lato una decisione razionale permette il perseguimento di obiettivi di profitto di un’organizzazione ma dall’altro ha effetti negativi su tutta una serie di altri fattori. Se da un lato è razionale e conveniente chiudere uno stabilimento perché poco redditizio, dall’altro questa decisione avrà effetti sulla società (molte persone rimarranno senza lavoro) e sull’economia.
L’agire secondo la razionalità può rappresentare una forma di dominio che porterà benefici solo a coloro che attuano la decisione.
Potenzialità.
La metafora è uno strumento che ci permette di ragionare sul dominio delle organizzazioni, che spesso deriva dalle conseguenze non intenzionali delle azioni delle organizzazioni.
Analizzando le conseguenze negative delle azioni messe in atto dalle organizzazioni permette di elaborare teorie a favore degli sfruttati.
Dal punto di vista dell’approccio radicale, ci offre un’idea del modo in cui la divisione di classe vine attuata (e attraverso quali azioni questa divisione viene marcata esempio: divisione delle mense).
Sfata il mito secondo il quale le organizzazioni sono al servizio della società, in realtà le organizzazioni anche se involontariamente mettono in primo piano i loro interessi.
Limiti.
La metafora sottolinea quasi in modo eccessivo la differenza tra la classe dominante e quella dominata, enfatizzando che tutte le azioni della prima siano a discapito della seconda. Anche se in parte è vero, non sempre la classe dirigente attua cospirazioni contro la società.
Come è vero che le azioni statali e i Governi tendono a favorire gli interessi della classe dominante, non è sempre vero che esiste una congiura nei confronti degli altri gruppi sociali.
Anche se l’aspetto radicale giudica le conseguenze delle azioni organizzative come volontarie, non sempre questo è vero. Come già detto alcune conseguenze negative sono involontarie (ma il radicalismo fornisce un interpretazione tale che esse appaiano come volontarie).
La metafora si concentra sul rapporto dominio/organizzazione, tralasciando il fatto che possono esistere forme di organizzazioni non dominanti.
La metafora è elaborata ponendo l’accento sul radicalismo esistente all’interno delle organizzazioni. Concentra la sua attenzione quindi solo sugli aspetti negativi dell’organizzazione.