Introduzione al diritto commerciale
Nel nostro sistema giuridico privato possiamo individuare un articolato insieme di norme che riguardano l’imprenditore e l’attività da lui svolta. La complessità è da ricercare nel fatto che numerosi interessi meritevoli di tutela gravato intorno alla realtà di impresa. Lavoratori dipendenti dell’impresa: sono quelli imprenditore legati all’esercizio dell’attività impresa. Consumatori/clienti che acquistano i prodotti dell’impresa: sono considerati finanziatori (garanzie sui loro crediti acquistano i prodotti dell’impresa). Chi risiede vicino all’attività produttiva pensa anche alla tutela ambientale. Il legislatore deve tener conto di questi interessi che variano continuamente nel tempo.
Altro elemento di complessità della disciplina è il fatto che la normativa non proviene unicamente dalla stessa fonte (codice civile, leggi speciali, regolamenti di soggetti privati come la Consob). Inoltre la materia ha una vocazione ultranazionale perché i rapporti derivati dagli scambi intercorrono spesso tra soggetti di diversi stati. Hanno grosso peso le normative europee e le fonti di diritto internazionale. La Costituzione riconosce la proprietà privata e la libertà di iniziativa economica. Ciò inserisce il nostro paese tra quelli che prescelgono un modello di sviluppo economico basato sull’economia di mercato. Tale modello presuppone:
a) La tendenziale libertà dei privati di dedicarsi alla produzione e alla distribuzione di quanto necessario per il soddisfacimento dei bisogni della collettività;
b) Libertà di competizione economica fra quanti operano sul mercato. Sono libertà relative, strumentali alla realizzazione del benessere collettivo, quindi indirizzate controllate e coordinate dalla trama degli interventi pubblici legittimati dalla Costituzione.