L’autonomia delle aziende
Il carattere dell’autonomia che, insieme a quello dell’unità, prima osservato, nonché della durabilità, della dinamicità e dell’equifinalità, caratterizza l’istituto azienda. Il carattere dell’autonomia per l’azienda significa che la stessa trova in sé la capacità di vivere e svilupparsi per il miglior conseguimento delle proprie finalità, senza il sistematico ricorso, ove ne avesse bisogno, ad economie esterne. Così, l’azienda di erogazione è autonoma se le entrate provenienti dall’attività degli enti cui appartiene la stessa azienda, sono in grado di far fronte alla uscite necessarie per il raggiungimento delle prefissate finalità aziendali.
La stessa azienda di erogazione non avrebbe, invece, il carattere dell’autonomia ove per il raggiungimento delle proprie finalità dovesse ricorrere al sostegno sistematico di economie esterne, nel caso rappresentate da altre aziende di erogazione come lo Stato, le Province ed i Comuni. Nell’azienda di produzione, che è istituita e retta con finalità prevalenti di lucro, l’autonomia si appalesa se la vicenda economica dei costi e dei ricavi – nonché i connessi accadimenti di gestione, organizzazione e rilevazione – dà luogo ad un risultato economico positivo, espressione di equa remunerazione di tutti i fattori produttivi necessari per l’effettuazione dell’attività di produzione e scambio.
La stessa azienda di produzione non avrebbe, invece, il carattere dell’autonomia ove la sua gestione desse luogo a ricorrenti perdite, coperte con nuove e continue immissioni di capitale di rischio da parte dei suoi soci. Il carattere dell’autonomia non esclude che la data azienda possa o debba – in date circostanze – ricorrere al sostegno esterno di altre economie. Questi sostegni però devono avere il carattere della contingenza, ossia essere limitati nel tempo e/o nello spazio, in modo da rappresentare un volano da cui l’azienda – temporaneamente in difficoltà – trovi nuovo slancio per ritrovare in sé la capacità di perseguire autonomamente le proprie finalità.
Il carattere dell’autonomia per l’azienda di produzione, presenta connotazioni particolari quando la stessa risulti collegata ad altre aziende attraverso partecipazioni azionarie, e dia luogo alla formazione di gruppi aziendali, gruppi che costituiscono unità di ordine superiore rispetto alla singola azienda, unità economica di primo grado. In dette coalizioni di imprese, invero, può accadere che date aziende, pur presentando risultati economici negativi, siano tenute in vita, attraverso la sistematica copertura delle relative perdite, in quanto giudicate – dal soggetto economico del gruppo – essenziali all’economia dello stesso gruppo nel suo insieme.
Le perdite, pertanto, di date aziende del gruppo sono considerate – dalla direzione unitaria del gruppo – non perdite sic et simpliciter, ma come un costo necessario per la redditività di altre aziende dello stesso gruppo, e quindi del gruppo nel suo insieme. In altre parole, l’equilibrio reddituale del gruppo – considerato, ripetiamo, come unità economica, sia pure di secondo grado, rispetto alla singola azienda, unità economica di primo grado – può giustificare che date aziende dello stesso gruppo presentino delle perdite, ossia un equilibrio reddituale negativo.
Si può, pertanto, verificare nei gruppi discordanza tra l’equilibrio reddituale di date aziende – negativo – e l’equilibrio reddituale del gruppo nella sua unità, supposto positivo. Nel caso si manifesti quella discordanza, è all’equilibrio reddituale del gruppo – unitariamente considerato – che fanno riferimento gli organi direttivi dello stesso gruppo al fine di orientare i processi di gestione, organizzazione e rilevazione delle aziende che costituiscono il medesimo gruppo. Risulta evidente che quanto detto per l’equilibrio reddituale nei gruppi, vale anche per il carattere dell’autonomia degli stessi gruppi.
Nel caso, pertanto, di perdite di date aziende del gruppo, “coperte” con immissioni di capitale della capo – gruppo, o compensate con utili di altre aziende appartenenti allo stesso gruppo, vi è discordanza tra l’autonomia della data azienda in perdita – che manca – e l’autonomia del gruppo nel suo insieme. E’ a questo più ampio concetto di autonomia che – pur nei limiti e con le attenzioni che detti casi richiedono – bisogna far riferimento nella ricerca di questo carattere, nel caso della discordanza segnalata.