Un profilo del piccolo imprenditore italiano
Ricerca Carminucci (1991)
Si verificano i collegamenti tra variabili culturali e comportamentali degli imprenditori e processi di modernizzazione (su 730 imprenditori che gestiscono nel 94,4% imprese con meno di 100 addetti)
Profilo socio anagrafico :
- 95,7% maschio
- 9,5% ha meno di 35 anni
- 51% fondatore
- 38,3% ha ereditato l’impresa
- 77,6% diplomato/laureato
- 21% è ex operaio
La forma giuridica dell’impresa:
- 71,3% società di capitali,
- 20,7% società di persone,
- 8,1% ditta individuale
Modalità con cui son diventati imprenditori:
- 51,4 ex lavoratori dipendenti nello stesso settore
- 39,5% seconda generazione
- 33,1% avvia attività senza precedenti esperienze
Il principio organizzativo:
- 84,7% verticalizzate accentrate (10,3% multi divisionali)
- 46,4% organizzazioni patronali (13,6% multi divisionali)
L’uso della delega:
- 43,9% delega
- 42,5% interviene su tutto
L’orientamento:
- 43,6% il mercato deve orientare il prodotto
- 35% il prodotto deve orientare il mercato
Vantaggio della Piccole Imprese:
- per 60% forte accentramento controllo
- per 23% flessibilità
Svantaggi della Piccole Imprese:
- 27% fronte tecnologico;
- 30,2% debolezza nei rapporti con soggetti esterni;
- 27,8% maggior esposizione a inefficienze esterne
Imprenditori con formazione scolastica di basso livello guidano imprese di piccolissime dimensioni: forte identificazione tra impresa e imprenditore. Due tipi di imprenditori assimilabili a coloro che gestiscono imprese stabili o imprese emergenti.
Imprenditori con formazione scolastica medio alta, guidano imprese di dimensione superiore; prediligono la forma di società di capitali; sono orientati alla crescita; imitano gli assetti manageriali delle imprese medio – grandi
- Innovazione tecnologica 65,9%
- Rafforzamento strategia commercializzazione 60,3%
- Riorganizzazione aziendale 33%
- Capitalizzazione 38,5%
- Crescita dimensionale 20,8%
- Internazionalizzazione 36,4% (di opinione opposta 33,6%)