Breve osservazione qualitativa
Analizziamo alcuni TRES ricavabili dalla fotocopia:
– il primo titolo, con scadenza 1/7/, ha il TRES più basso: 0,81;
– il titolo con scadenza 15/11/2014 (▲), ha un TRES pari a 2,66;
– il titolo con scadenza 1/9/2021) (*) ha un TRES pari a 4,72;
– il titolo con scadenza 1/3/2026 (●) ha un TRES pari a 5,22.
Potremmo prendere tutti i TRES di tutti i titoli riportati e disegnare il loro andamento, mettendo sugli assi cartesiani il tempo, ossia la scadenza, e il rendimento richiesto.
Osserviamo che, al crescere della durata, cresce il tasso di rendimento richiesto sui titoli, ossia la curva dei rendimenti per scadenza è crescente. Questa è la forma canonica della curva dei rendimenti per scadenza, perché all’aumentare della scadenza aumentano i rischi, sia di liquidità naturale sia di interessi. Perciò, in un mercato efficiente, data la funzione obiettivo degli investitori, ci si aspetta che, all’allungarsi delle scadenza, cresca il tasso di rendimento richiesto.
Tuttavia, ci sono alcune fasi, molto più rare, in cui la curva dei rendimenti per scadenza inverte il proprio andamento.
Se ci trovassimo ad osservare un caso del genere, dovremmo semplicemente ricordare che la curva dei rendimenti per scadenza è in realtà un curva di tassi nominali, all’interno dei quali bisogna includere il tasso di rendimento reale e il tasso di rendimento per inflazione: Rn = Rr + pe. Perciò, ad una configurazione di tassi nominali decrescenti corrispondono tassi reali crescenti, in virtù dei rischi di liquidità e di interesse, ma un’aspettativa di calo del livello di inflazione. Dato che i rendimenti nominali sono dati dalla somma algebrica delle due componenti, una situazione del genere, evidentemente, corrisponderà al caso in cui il premio per il rischio è più che compensato dalle aspettative di riduzione dell’inflazione.
Ovviamente, dobbiamo ricordare che si possono avere prospettive di inflazione decrescente anche quando ci troviamo di fronte a curve dei rendimenti nominali crescenti: ciò significherà che la prospettiva di riduzione del livello generale dei prezzi non è così netta da rendere decrescente la curva dei rendimenti per scadenza, che risulterà semplicemente più piatta.